Il progetto elaborato per il complesso di interventi previsti nella valle dello Spuntone a Montalcino scaturisce dal confronto con la morfologia del terreno, con il contesto abitato limitrofo, con la iconica e suggestiva presenza del bastione della Rocca di Montalcino, immagine e riferimento attivo in ogni azione e
composizione progettuale.
La forma dell'area di concorso, la sua posizione e la variegata tipologia di funzioni ed edifici che sono previsti hanno comportato scelte ed articolazioni delicate e ponderate, in un difficile equilibrio tra "costruito e natura" che ha guidato lo sviluppo del progetto.
La prima intenzione è quella di far trasparire una volontà geometrica e mimetica nel disegno del progetto; la necessità avvertita di inserire con garbo e in modo semplice le volumetrie, quasi come emergenti da uno scavo archeologico, ha indicato una chiara sovrapposizione dei livelli delle varie funzioni ed un contatto naturale tra i piani e delle coperture dei corpi di fabbrica e le sistemazioni a terrazzamenti del terreno.
Viene conservata e valorizzata l'immagine e la fruibilità della valletta, resa meno aspra dal punto di vista altimetrico e quindi attrezzata da un sistema di collegamenti e connessioni urbane (percorsi, scale, ascensori) disposti e configurati secondo precise scelte funzionali.
Ancora le quote altimetriche e l'esposizione rispetto all'orientamento hanno suggerito le posizioni delle varie funzioni, in primo la scelta di privilegiare le scuole dal punto di vista del soleggiamento e della vicinanza al contesto centrale di Montalcino, completate dal sistema di attrezzature collettive, posto invece sullo snodo strategico costituito dalla Rocca - Campo di calcio - sistema di ingresso al nuovo parcheggio interrato.
I tre macro sistemi di interventi (polo scolastico, attrezzature collettive e parcheggio) risultano una unità progettuale al suo interno però ben articolata ed autonoma secondo le funzioni (e gli stralci operativi) previste, a livelli differenziati di uso: in alto, accessibili dalla città le attrezzature pubbliche, più in basso ed in posizione protetta le scuole, configurate come un piccolo "campus" e tutte alla stessa quota.
La spina dorsale del progetto è quindi costituita dall’asse distributivo centrale, come una sorta di frattura tettonica tra i due versanti della valletta, ma anche divisore planimetrico tra le stesse funzioni inserite.
