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Infrastrutture

Porto turistico di Massa Carrara – Marina dei Marmi


WHERE

Massa Carrara (MS) - Italy

WHEN

2010

WHO

Progettista / MDU architetti
Collaboratori / Roberto Vinante, Eugenio Salvetti
Consulenti /
Progetto opere a mare / SEACON s.r.l.
Studio inserimento ambientale / CET soc. Coop.
Consulente dinamica litoranea / Enzo Pranzini
Geologia / GEOCOSTE s.n.c.
Committente / Consorzio per lo sviluppo turistico di Massa e Carrara - Porto Marina dei Marmi

WHAT

Date progetto /
Date lavori /
Dati intervento /

Il progetto nasce come dialogo tra il paesaggio delle montagne apuane erose dalle cave di marmo bianco ed il mare Tirreno. Nelle cave a cielo aperto da sempre la montagna viene erosa con passaggi graduali e successivi, che producono gradoni dal profilo squadrato che, di per sé, possono essere considerati come grandi opere di land art.
Il mare nel progetto: la texture blu e perennemente cangiante dell’acqua, il riflesso su di essa delle nuvole, i movimenti in superficie provocati dalle rèfole di vento, i disegni sulla battigia delle onde, le vele delle barche che si gonfiano all’orizzonte... Il porto turistico di Massa Carrara è concepito come un enorme “monolite” di marmo che si è staccato dalle Apuane, adagiandosi sulla costa e che, lentamente, è stato eroso dall’ azione dei venti e del mare. Il monolite risulta attraversato da faglie e fratture che fanno penetrare il mare nella terra ferma e che in altri punti, viceversa, prolungano lembi di terra verso il mare aperto.Le architetture sono ispirate al mondo della nautica, evocando le forme di vele gonfiate dal vento che si sono momentaneamente fermate sulla costa.
Il progetto cerca di esprimere in termini architettonici alcuni aspetti dell’essenza di questi luoghi e di proiettarli nella contemporaneità, nella logica di produrre dei luoghi pubblici che possano sviluppare molteplici livelli di lettura e di relazione: spazi evocativi di elementi paesaggistici ed antropologici fondativi del territorio con una loro rilettura in un’estetica contemporanea, spazi “aperti” sia nel senso di libera fruizione che di libertà interpretativa da parte dei cittadini e dei turisti, spazi dotati di un mix funzionale in grado di stimolare la vita al loro interno in tutte le stagioni e nelle ore diurne e notturne.