Un edificio storico importante del Filarete oggi sede del Rettorato dell'Università Statale di Milano, un auditorium che chiude una delle corti dell'edificio storico, la necessità di ridisegnare l'auditorium per migliorne le prestazioni e stabilire nuove priorità nel suo utilizzo. Tre le idee per risolvere il progetto: una bella parete, un bel soffitto, un bel palco. La parete di legno, con la sua geometria e il suo disegno, avvolge il visitatore e convince i tecnici degli impianti. Il soffitto, con le sue luci, illumina la sala e amplifica lo spazio esistente attraverso la sua morbidezza e leggerezza. Il palco, con i suoi oggetti monolitici, si presta ad essere utilizzato dall'oratore, come dall'artista, il ballerino, l'attore o chiunque esso sia.
Il progetto di ristrutturazione dell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano è l'occasione per ridare organicità ad un luogo che nel tempo e per effetto di successivi adeguamenti normativi ed impiantistici aveva smarrito la chiarezza dell'impianto originario. L'equilibrio formale che l'architetto Grassi aveva conferito alla sala dell'auditorium, viene ricostituito attraverso il recupero dei profili orizzontali delle pareti originarie, reinterpretando i materiali, le trasparenze e le linee che davano forma al grande spazio centrale.